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E' deciso: si muore


Copertina è deciso:si muore

 

 

 

 

 




di Marcello Jori
21,5x29, 64 pag., col., bross.
€ 15,00

La storia di Paul Gauguin come non l'ha mai raccontata nessuno. Una storia di avventura e tormento interiore. Racconto visionario, esotico ed evocativo al tempo stesso. Una fruibilissima e sensibile lettura del mito di Gauguin a partire da dati storici documentati.

Jori e Gauguin si sovrappongono in un unico sguardo, lirico e assurdo, mostrando intatto il senso di una ricerca esistenziale e umana che avrebbe regalato al mondo i capolavori che conosciamo.

Raccontato sotto la forma ironica e lieve della "predicazione", il racconto scorre tra le parole e gli acquerelli di uno dei maestri contemporanei. Artista riconosciuto internazionalmente (Biennale di Venezia e mostre in tutto il mondo), scrittore (Mondadori, Baldini & Castoldi) e maestro del fumetto (Linus, Frigidaire, Alter Alter) E' deciso: si muore è il racconto memorabile di una ricerca disperata che ci svela i pensieri segreti e le visioni di un grande artista esiliato nei mari del sud e divorato da tormenti interiori e malattia. Jori conduce una nuova narrazione con passo fermo e contagia entusiasmo e furore in questa nuova lettura del mito. Memorabile.

L'AUTORE

Marcello Jori, nato a Merano il 12 dicembre 1951, vive e lavora a Bologna. Dopo la laurea al DAMS, inizia nel 1977 la sua attività di artista, che lo porterà a esporre in gallerie e musei nazionali ed esteri. Dalla metà degli anni Settanta, Jori muove i primi passi prendendo l'avvio da certe premesse concettuali, ma subito se ne distacca per violarne lucidamente gli aspetti più freddi e austeri nel tentativo di infondere all'opera d'arte una nuova linfa vitale. Si tratta di lavori fotografici dove interviene su alcuni capolavori del passato, interpretandoli testualmente: l'arte viene in tal modo restituita al mondo, l'artista "ridà corpo" ai quadri e ne prende possesso facendoli ritornare veri. Nel 1979 Jori si ritrae in cima a una scala nell'atto di dipingere la caduta dell'angelo, opera a contatto celeste, che segna una svolta nel suo percorso artistico, ed è animato da una nuova vivacità espressiva che lo accompagnerà per tutto il decennio successivo. È in questa fase che l'esperienza della pittura diviene centrale nella sua evoluzione creativa: sono gli anni delle "scritture", vorticose e fluttuanti parole sospese tra lo spazio fisico e quello mentale dell'artista. Parole che vengono, poi, ingabbiate negli edifici policromi dei Teatrini, sgargianti architetture in movimento che preludono ai volumi delle successive serie dei "cristalli" e delle "gioie", piccole geometrie incantate e caleidoscopiche.