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Scienza tra le nuvole


Che cosa ha a che fare il fumetto con la scienza? Ce ne parlano oggi, nella bella cornice di Palazzo Ducale in Piazza Napoleone, Giulio Giorello, Pier Luigi Gaspa, Alfredo Castelli, presentando La scienza tra le nuvole. Da Pippo Newton a Mr Fantastic ( P.L. Gaspa e G. Giorello, Raffaello Cortina Editore € 26.50, pagg. 404 ).

Giulio Giorello, classe 1945, titolare della cattedra di Filosofia della Scienza all'Università degli Studi di Milano, editorialista del Corriere della Sera, dalle prime ricerche in filosofia e storia della matematica, allarga i suoi interessi alla riflessione sulle relazioni tra scienza, etica e politica.
Il rapporto tra fumetto e scienza, afferma Giorello, è complicato, affascinante, divertente. Facciamo qualche esempio: in Zio Paperone monarca del bestiame, Qui Quo e Qua riescono a deviare il treno dopo aver effettuato un calcolo differenziale -non si trattava, a rigore di un calcolo esatto, sottolinea Giorello, ma questo non toglie la particolarità della presenzadi un calcolo differenziale nel fumetto - . Il fumetto in fondo, prosegue Giorello, fa quello che la scienza ha fattoin molti momenti della sua storia: abina in modo intelligente l'elemento figurativo e l'elemento verbale.
Facciamo un altro esempio, ancora più indicativo: in Topolino e Pippo Newton ( storia a quanto pare non pubblicata in Italia), Pippo, nei panni del noto scienziato, legge un buon libro di matematica sotto un albero di mele, quando arriva Topolino che fugge disperatamente, inseguito da un toro. Nel trambusto, l'albero viene urtato, e una pioggia di mele copre il povero Pippo-Newton. Perchè le mele cadono? Perchè il toro ha colpito l'albero, sono tentati di rispondere i protagonisti della vicenda. In realtà, la risposta giusta è: per la forza di gravità. Ed ecco una distinzione fondamentale, quella tra causa fisica e l'occasione concreta in cui la causa fisica agisce. Una distinzione, che è per l'appunto, alla base della teoria di gravitazione.
A questo primo uso didattico del fumetto, se ne aggiunge un altro: immettere direttamente nelle tavole i personaggi che hanno popolato la storia della scienza, illustrare la vita, rendere accessibili le loro importanti scoperte grazie al piacere della lettura. Non manca in questo caso, chi presenta un genio come Galileo narrando di uomini che utilizzavano il cannocchiale per spiare le donne durante la loro toletta... E se possiamo inserire gli scienziati reali nella finzione del fumetto, d'altra parte quale personaggio dei fumetti vorremmo incontrare nella realtà? Sicuramente non Mr Destino, che ci incenerirebbe all'istante. E nemmeno il il Dr Zago, con il suo positivismo eccessivo. Piuttosto scambieremmo volentieri due chiacchiere con Martin Mystere, o con Mr Nuvola. Io personalmente, conclude Giorello, vorrei incontrare Satanik e precisa: nella sua versione migliorata, non in quella originale. La scienza nei fumetti, conclude poi Giorello, è un grande esercizio di libertà della conoscenza.
Poi è lavolta di Pier Luigi Gaspa (biologo, scrittore, esperto di fumetti, insegnante): non è nuovo in questo genere che ibrida fumetti e scienza trattano di fumetti e fantascienza, come dimostra il suo vecchio saggio, uscito quasi una decina di anni fa, "Da Rebo a Brendon - Fantaitalia a quadretti", edito dall'Ente Max Massimino Garnier, e presentato nell'omonima mostra tenutasi a Lucca nell'autunno 1998. Gaspa era stato invitato a tenere una conferenza a Genova, nell'ambito del Festival della Scienza 2004. Alla conferenza era ovviamente presente anche Giorello, che in quella circostanza aveva chiesto a Gaspa la disponibilità a realizzare questo lavoro.
Gaspa ci ricorda come il fumeto sia stato, e sia tutt'ora da molti relegato nella sottocultura; e ancora, come la figura dello scienziato sia uno stereotipo che il fumetto può invece riscattare e rinnovare.
Interviene anche Alfredo Castelli, classe 1947 - noto ai più per aver ideato nel 1982 il suo personaggio più celebre:Martin Mystère, il detective dell'impossibile - che ha recentemente affiancato alla sua attività di autore e di redattore quella di storico del fumetto:  Castelli si sta infatti occupando di una ricerca storica filologicamente accurata nell'ambito del fumetto, non trascurandone, in questa occasione, nemmeno le contaminazioni con la scienza.  Il problema di Martin Mystere, come Gaspa ricorda, è che si tratta di un qualcosa di poco classificabile, proprio perchè innovativo e alternativo.Castelli confessa poi che un suo grande sogno è quello di scrivere una storia sul teorema di Fermat. Lo attendiamo.

A cura de Lo Sciacallo Elettronico