Rose & Poison
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Uomini e vermi
Un gioco di ruolo di Ernesto Troncellito.
Da bambino volevo fare il poliziotto. Tutte le sere mentre aspettavo che mio padre chiudesse il ristorante leggevo e rileggevo i soliti polizieschi da quattro soldi che avevo trovato tra le cianfrusaglie di una bancarella.
Amavo quegli investigatori determinati e inflessibili che davano la caccia ai criminali usando ogni mezzo a loro disposizione. Stavo rileggendo per la terza volta lo stesso libro dalle pagine ingiallite, quando nel locale entrarono tre uomini vestiti di nero.
Non ricordo se furono gli abiti eleganti, gli orologi massicci, le catenine con grossi crocifissi d'oro, oppure i loro volti decisi e impavidi a farmi mettere da parte il libro per cominciare a fissarli ammirato.
Parevano usciti da un film, nella bettola di mio padre erano completamente fuori luogo. Mi accorsi che nel locale era calato uno strano silenzio e, a differenza mia, nessuno osava guardare quegli uomini. Tutti si sforzavano ostinatamente di tenere il capo chino sul piatto e di far finta di niente.
Uomini e verni, il gioco vincitore della prima edizione del contest di gdritalia, vede finalmente la luce.
Un gioco originale, in una ambientazione da cinema noir classico, con un sistema di gioco molto semplice che esalta gli aspetti narrativi del gioco di ruolo.
Chi di noi non ha simpatizzato almeno una volta con il criminale di un film, immedesimandosi, gioendo e soffrendo assieme a lui, mentre saliva la china per poi capitolare bruscamente? Il cinema ha reso mitiche alcune figure, dotandole di qualità che i criminali in genere non hanno: codici d'onore, eroismo, fedeltà,
amore viscerale verso i propri cari e crudeltà verso tutti gli altri.
Interpretare un personaggio in UOMINI e vermi significa calarsi nei panni di un uomo d'onore, figura a dir poco eccezionale, oppure rappresentare l'altra faccia della medaglia, cioè le canaglie, traditori di cui è pieno il mondo. Nel mezzo ci sono tutte le altre migliaia di possibilità.
Bisogna però ricordarsi che nel mondo dove è ambientato questo gioco l'onore è come un distintivo, vero o apparente che sia, da esibire e da lustrare in continuazione, secondo solo ad un distintivo ben più importante: il potere.