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Il Grande Male


di Paolo Cossi
con prefazione di Antonia Arslan
pagine 146, b/n
formato 17 x 24 cm, brossura, rilegato a filo
€14,50

"Il grande male", come dice Antonia Arslan nel sua prefazione, è uno spietato affresco sulla persecuzione del popolo armeno dal 1914 al 1922 per mano dell'esercito turco.

Il volume illustra in modo molto profondo e coinvolgente il grande caos generato da quegli eventi, presentando diversi episodi uniti tra di loro da strane coincidenze.

Grande spazio è riservato alla figura di Armin T. Wegner, un soldato tedesco realmente esistito che, con i suoi reportages fotografici, fu l'unico a rivelare al mondo il massacro armeno, rischiando la vita e contravvenendo agli ordini ricevuti.

Le sue incredibili foto terribili ed agghiaccianti, furono l'unica testimonianza visiva del dramma che si stava allora consumando lontano dagli occhi dell'occidente.

Il volume si sofferma anche sul tentativo di organizzare, da parte della comunità armena, una sorta di resistenza che prese il nome de I Quaranta.

Il romanzo si conclude con il processo (interessante è la sentenza) ad un sopravvissuto armeno, Soghomon Tehlirian, che, dopo il conflitto, assassinò a Berlino Talat Pasha, uno dei principali responsabili di questo drammatico massacro, per vendicare il suo popolo.

L'AUTORE

Paolo Cossi
Nasce a Pordenone l'11 maggio del 1980.
Nel 2002 vince il Primo Premio al concorso Jacovitti, che gli permette di frequentare la Scuola del Fumetto di Milano. Lo stesso anno pubblica per la casa editrice Biblioteca dell'immagine il romanzo a fumetti Corona, l'uomo del bosco di Erto.
Nel 2003, sempre con la stessa casa editrice, pubblica il libro Tina Modotti.
Nel 2004 vince il premio Albertarelli dell'ANAF, come Miglior Nuovo Autore Italiano.
Nel 2005 esce con altri 3 libri a fumetti: Corona, la montagna come la vita (ed. Biblioteca dell'immagine), Unabomber e Il terremoto del Friuli (ed. Becco Giallo). Nel 2006 pubblica La storia di Mara con la casa editrice Lavieri. Collabora alla rivista ALP con fumetti brevi su sceneggiatura di Andrea Gobetti. Attualmente vive e lavora nei magici boschi della Valcellina in Friuli.