Writing for Comics
Alan Moore
Brossurato 17 x 24 cm – 80 pagine b/n
€ 9,90 euro
Dall’idea al messaggio, dal messaggio al soggetto, dal soggetto alla sceneggiatura. Il processo creativo alla base della scrittura (di fumetti, ma non solo), sviscerato da Alan Moore, il famosissimo e pluripremiato sceneggiatore di opere come Watchmen e V for Vendetta. Moore compie un percorso ragionato attraverso le potenzialità e le peculiarità del linguaggio fumetto, accostandosi alla materia in maniera originale e assolutamente innovativa, come soltanto un genio può fare. Come nascono le idee? Come è possibile imbrigliarle in una narrazione coerente? Moore stabilisce principi di sceneggiatura a partire dall’analisi delle proprie storie, estendendo e dissezionando un sistema di narrazione unico ed efficace. Writing for Comics è insieme un saggio inimitabile sulle potenzialità del mezzo, una risorsa preziosa per comprendere la scrittura di Alan Moore e un manuale di sceneggiatura senza eguali per eleganza espositiva.
Un’edizione unica per il mercato italiano: oltre allo scritto di Alan Moore (originariamente pubblicato sulla rivista britannica Fantasy Advertiser), due appendici completano l’opera: la prima, dello stesso Moore, tasta il polso all’odierno stato del mercato dei fumetti; l’altra, a cura di Prospettiva Globale, analizza l’influenza della scrittura di Moore sul mondo del fumetto alla luce dei principi di sceneggiatura enunciati nel saggio stesso.
Arricchisce il volume una lunga introduzione inedita di Rick Veitch, collaboratore storico di Moore, che spiega in esclusiva per i lettori italiani i misteri e i segreti del cervello del suo geniale amico.
L’autore
Universalmente riconosciuto come il più grande autore di fumetti vivente, l’inglese Alan Moore è il padre di capolavori della letteratura disegnata come V for Vendetta, Watchmen e From Hell, opere che hanno influito sul medium fumetto come poche altre.
Vive e lavora a Northampton, cittadina dalla quale si sposta sempre più di rado, alimentando dicerie sui suoi hobby esoterici (pare si diletti a evocare demoni) e sulle antipatie dei servizi segreti americani nei suoi confronti.