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La copertina dell'albo

 

 

 

 

 

 


Gabriele Dell'Otto

Se vi dico CYBORG, cosa vi viene in mente? Se pensate a William Gibson, Blade Runner, i Cylon più evoluti, Ghost in the Shell e, in ambito Marvel, a Deathlock e Iron Man, allora vuol dire che abbiamo gli stessi gusti e lo stesso background. E vuol anche dire che Gabriele Dell'Otto è ancora una volta un passo avanti a tutti noi.

Perchè Dell'Otto, con la sua personalissima visione dei CYBORG, ci dimostra e ricorda che un grande artista non deve "solo" saper disegnare bene (e su questo non abbiamo dubbi), ma deve anche dare sfoggio di una creatività fuori dal comune, per valicare i confini del pensato e del già visto, che altrimenti banalizzerebbero qualsiasi lavoro tecnicamente perfetto.

I suoi Cyborg sono prima di tutto atleti, atleti menomati che hanno trovato nuove speranze e possibilità nella fusione tra carne e macchina, tramite l'utilizzo di protesi futuristiche e fantascientifiche (ma nemmeno poi tanto, se si pensa al campione paralimpico Oscar Pistorius).