
Mostre
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- Daniele Caluri: dalla satira al fumetto d'autore
- I mille volti di Paolo Bacilieri
- Murena - la Roma di Nerone
- DMZ - Everyday is 9/11
- Dalla Russia con amore Il fumetto russo contemporaneo tra innovazione e tradizione
- Julia - l'indagatrice dell'animo
- Fuyumi Soryo - tra poesia e introspezione
- Guest Exhibition: L'Ora di Corto
- Kirk: le radici di Corto Maltese
DMZ
Everyday is 9/11
A cura di Mauro Bruni e Pierpaolo Putignano
Sceneggiato da Brian Wood e disegnato da Riccardo Burchielli, è uscito in USA il 9 novembre 2005. La serie, ambientata a New York City in un prossimo futuro, narra di una guerra civile tra due fazioni: gli Stati Uniti d'America e gli Stati Liberi (un nome che riassume un'idea di indipendenza politica nata inizialmente in Montana e spostatasi, in seguito, verso la costa Est).
Così inizia
, nella Grande Mela, la storia di Wood, con un occhio particolare all'isola di Manhattan ovvero la striscia di terra demilitarizzata (Demilitarized Zone, DMZ) che divide i due eserciti, ormai attestatisi su di una linea difensiva (gli Stati Liberi nel New Jersey e le forze USA nel Queens).
In questo scenario di distruzione (nell'isola sono rimasti i poveri, gli emarginati e i cecchini) che, secondo Wood, è "un mix tra il celebre film Fuga da New York, i profughi dell'uragano Katrina e il massacro di Fallujah", si muove il protagonista, Matty Roth, fotoreporter di Long Island, entrato nella DMZ al seguito di un gruppo di giornalisti.
Quando i suoi colleghi e i soldati di scorta rimangono uccisi in uno scontro a fuoco con i ribelli, Matty si ritrova intrappolato in questa realtà di morte e disperazione, combattuto tra l'idea di fuggirne e quella di raccontare la lotta esistenziale quotidiana dei cittadini di Manhattan.