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Lucca Comics & Games ha ospitato quest'anno la seconda edizione del nuovo Premio per la Personalità Ludica dell'Anno, che nasce dalle ceneri di un omonimo premio tenuto in anni passati presso un'altra manifestazione ludica italiana che poi non si è più svolta, e che ha lo scopo di offrire un riconoscimento pubblico a chi si è distinto nella promozione dell'attività ludica durante l'anno.

Oltre al Premio PLDA, i quaranta giurati hanno assegnato tre menzioni speciali: il Premio alla Carriera, il premio per la promozione di attività di gioco nelle scuole d'infanzia e quello per i servizi web forniti alla comunità ludica italiana.

La scuola Rosa Agazzi di Pisa si è aggiudicata il relativo premio grazie alla sua attività annuale di promozione del gioco etnico; coinvolgendo i genitori stranieri si propone ai bambini, in forma ludica ovviamente, la conoscenza dei popoli e dei luoghi del mondo a partire dal cibo, dai giochi e dalle tradizioni culturali tipiche.

Il portale www.gilda.it ha invece ricevuto il premio per aver messo a disposizione gratuitamente i servizi web e le piattaforme necessarie alla comunità ludica italiana, dotandola quindi dei continui aggiornamenti tecnologici che più potevano contribuire a renderla unita e attiva.

L'importante Premio alla Carriera è stato invece consegnato a Dario De Toffoli, figura poliedrica nel panorama ludico nazionale che si occupa infatti di scrivere libri sui giochi, insegnare e inventarne di nuovi, promuovere importanti tornei tra cui il Torneo Archimede e il Premio Giocatore dell'Anno. E soprattutto giocare!!

Infine, il vero Premio alla Personalità Ludica dell'Anno è stato vinto da Mauro Gaffo, giornalista scientifico e scrittore di fantascienza, vicedirettore di Focus ma soprattutto direttore e fermo sostenitore di Focus Brain Trainer, rivista che si propone con giochi di logica, enigmistici e di stimolo per l'intelligenza; uno dei meriti che si possono citare è stata l'introduzione in Italia dei primi sudoku. Durante il suo discorso di ringraziamento, Gaffo ha espresso il desiderio di vedere questi giochi di "brain training" utilizzati attivamente anche nelle scuole perchè sono un modo per imparare a ragionare divertendosi.

A cura di Silvia Petri