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Dal fumetto al videogioco: Diabolik, the original sin
Oggi a Lucca Comics and Games si è tenuta la presentazione di "Dal fumetto al videogioco: Diabolik, the original sin". Protagonisti assoluti dell'incontro sono stati Riccardo Cangini, fondatore della softwarehouse italiana che si è occupata dello sviluppo di "Diabolik-the original sin" e Alfredo Castelli, creatore dal 1982 del famoso Martin Mystère e portavoce di Mario Gomboli, assente per motivi personali. Il tema principale dell'incontro è stato il rapporto tra il fumetto e il videogioco.
Riccardo Cangini, il quale ha parlato a nome di Artematica, ha affermato che << la possibilità di sviluppare videogiochi è cresciuta con lo svilupparsi delle tecnologie. L'attenzione che c'è ora rispetto ad alcuni anni fa è sicuramente maggiore.>>.
Castelli è sembrato un pò meno entusiasta rispetto a Cangini: <<nonostante non sia un amante dei fumetti per chiare questioni generazionali, mi rendo perfettamente conto che i fumetti e i videogiochi hanno molti punti in comune e che è necessario rimanere attenti a questo tipo di sviluppo. >>.
L'autore ha aggiunto: <<il fumetto e il videogioco possono aiutarsi a vicenda perchè il fumetto fornisce tutti i dati per costruire un gioco. Il videogioco inoltre rappresenta il fumetto in maniera piu' fedele rispetto al video>>.
Cangini a questo punto ha voluto precisare che <<i problemi legati al mondo del videogioco fino a poco tempo fa erano moltissimi>> , affermando poi in un secondo momento che <<su Diabolik si vede già la differenza di qualità che c'è nei videogiochi degli ultimi tre anni.>>.
Alla conferenza è infine intervenuto Fabrizio Vagliandi, Direttore Marketing Leader SPA, il quale ha affermato: << credo molto nel connubio tra videogioco e fumetto e relativamente al fumetto italiano noi pensiamo che questo abbia molto da dire anche a livello internazionale. Ciò può avvenire piu' facilmente sul videogioco rispetto alla carta, per questo si sta già lavorando a un progetto che servirà a mettere Diabolik su consolle come Playstation e X-BOX>>.
Qualche parola è stata spesa anche su Martin Mistère, definito da Castelli <<un fumetto decisamente anonimo rispetto a Diabolik. Il detective Martin infatti non ha una divisa e non è un icona. Probabilmente il fatto di non scegliere una divisa puo' rappresentare un problema nella produzione di un videogioco. La sceneggiatura di Martin Mistère, come in Diabolik, è stata riscritta diverse volte >>.
I partecipanti hanno concluso la conferenza specificando alcune informazioni sul nuovo videogioco per pc, disponibile in edicola a €19.90. Nella confezione è compreso un fumetto che si rivelerà elemento portante per risolvere alcune parti del gioco.
Dunque cari lettori non ci resta che correre in edicola !
A cura di Jole Torre