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Incontro con Bryan Talbot


Bryan Talbot, personalità di grande spicco della scena underground del fumetto britannico, ha presentato presso lo Showcase del Padiglione Napoleone il suo ultimo romanzo grafico, Alice in Sunderland,

Il disegnatore, uno dei personaggi piu' attesi quest'anno a Lucca Comics and Games, ha risposto alle numerose domande dei presenti.

Bryan Talbot durante l'incontro (by Daniele Melato)Il primo argomento affrontato è stato quello riguardante Alice. Alla domanda su quanto tempo egli abbia impiegato per scrivere l'opera, Talbot ha risposto: << volevo fare questo libro da 20 anni e dopo aver fatto moltissime ricerche, ho impiegato circa cinque anni di lavoro>>.

Il disegnatore ha inoltre svelato, rispondendo alla curiosità di uno dei presenti, di impiegare circa nove ore al giorno di lavoro, sette giorni su sette, aggiungendo che <<per la composizione di Alice ho trascorso moltissimo tempo a casa, a differenza degli ultimi tempi in cui sono costantemente in giro per il mondo con lo scopo di promuovere il mio libro>>.

Bryan Talbot che disegna (by Daniele Melato)Ma un uomo dell'importanza di Bryan Talbot avrà pure qualche segreto "tecnico" da svelarci. Bryan sorride: <<Non utilizzo tecniche particolari, la maggior parte delle volte compongo schizzi veloci cercando di legare immediatamente le immagini alle parole>>.

Talbot ha risposto anche a domande di carattere personale, affermando <<amo tutta la musica, in particolare quella africana, etnica e classica>>.

Il disegnatore non si e' risparmiato sulle risposte, accontentando anche coloro che desideravano le sue opinioni riguardo la tecnologia: <<Mi piace il computer, lo uso nel disegno ed è successo anche con Alice. Solitamente però preferisco lavorare col tavolo da disegno, successivamente scannerizzo il materiale e lo metto sul computer.>>.

Ha inoltre aggiunto: <<Nonostante oggi si usi molto il web-comics, non credo che un giorno la gente preferirà leggere i libri al computer. Sono un sostenitore del libro cartaceo, avere la possibilità di tenere un libro in mano dà una sensazione diversa al lettore>>.

Abbiamo dunque potuto ammirare un Talbot a tutto campo che nonostante l'importanza del personaggio non si è certamente risparmiato nelle risposte ed ha mostrato un'ampia disponibilità nei confronti del pubblico interessato alla sua produzione.

Ancora una volta il maestro del fumetto britannico non ha deluso le aspettative riuscendo a stupire il suo pubblico con un romanzo di grandissimo spessore.


A cura di Jole Torre