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Vincitore


Durante la splendida serata delle premiazioni anche il concorso per il Miglior Gioco Inedito ha emesso il suo verdetto definitivo. La manifestazione, dopo aver riscosso grande successo nelle precedenti edizioni, grazie alla collaborazione tra Lucca Games e daVinci Games, ha fatto un altro importante passo nella direzione della crescita del premio e di tutto il movimento ludico: l'apertura al mondo! Da quest'anno, infatti, la partecipazione al concorso è stata aperta anche a prototipi scritti in lingua inglese, concedendo così anche a giovani talenti stranieri di mettere alla prova le loro capacità creative in un campo così interessante come la creazione di un gioco. E partecipare è facile: basta avere un po' di inventive e seguire il bando tecnico (e tematico) proposto dall'organizzazione del concorso. E' gratis, ed è aperto a tutti. E il premio, poi, è semplicemente unico: la pubblicazione del prototipo in un formato professionale, e un accordo con la daVinci Games per la successive edizioni del gioco. Non è cosa da poco: i vincitori delle passate edizioni sono stati dei veri e propri best-sellers. Lucca Città, di Alessandro Zucchini, vincitore nel 2004, è stato tradotto in 7 lingue e ha venduto 13000 copie solo nel primo anno di distribuzione. FATA, di Martina Mealli, vincitrice nel 2005, è al centro di un ambiziosissimo progetto di marketing che mira ad unire fumetti, giochi e musica. Ed il vincitore della scorsa edizione, Borneo (di Paolo Mori), è andato esaurito al primo giorno di anteprima alla fiera del gioco di Essen, un paio di settimane fa.

Le premesse ci sono tutte per attirare il pubblico (talvolta più esperto) degli appassionati esteri. Ed infatti la prima edizione "world wide" del premio ha visto pervenire a Lucca decine di prototipi dall'Europa, dagli Stati Uniti e anche dall'Asia. Lo testimonia la provenienza dei tre prototipi finalisti per questa edizione:

Globetrotters (di David Fröjmark e Per S Abrahamsson, Svezia);
Mani in Alto (di Michela D’Addezio, Italia);
The Age of Exploration (di Tsan Din Li, da Taiwan).

Ma quale sarà il gioco che meglio degli altri ha saputo interpretare il tema di quest'anno (che per la cronaca era "andata e ritorno", o "round trip" in inglese)? Un lavoro difficile per la giuria, presieduta anche quest'anno da Luigi Ferrini, che ha sintetizzato il lungo lavoro di molti playtester volontari.
Ebbene, il vincitore è stato proprio The Age of Exploration di Tsan Din Li. Il bravo autore Taiwanese, che per ragioni comprensibili non era presente alla sua consacrazione, riceverà a casa la targa del premio e sarà contattato dalla casa editrice per la prima edizione del suo bel prototipo (un gioco dalle brillanti meccaniche ambientato all'epoca dei grandi esploratori).

Ed il prossimo anno avremo anche il suo prodotto a far compagnia agli altri nelle vetrine di Lucca Games e sugli scaffali dei negozi.